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IPOVISIONE
Anche le Persone affette dalle forme più gravi ed evolute di maculopatia dispongono di una visione periferica sufficiente per affrontare in modo autonomo le attività della vita quotidiana, seppure con enormi difficoltà. Infatti gran parte delle maculopatie comporta purtroppo un handicap visivo, relazionale e comportamentale. Il deficit visivo si traduce in ipovisione e nei casi più gravi in una vera e propria cecità legale.
 
Purtroppo le parti della retina che vengono distrutte e alterate dalla malattia non possono essere sostituite poiché le cellule retiniche, che sono simili  a quelle del sistema nervoso, sono le stesse dalla nascita e non possono essere rinnovate da altre cellule nuove. Nuove speranze verranno dal futuro promettente delle cellule staminali ad uso terapeutico.
 
La disciplina dell’ipovisione si propone, tra i vari scopi, di studiare mezzi e ausili che possano aiutare i Pazienti ipovedenti a sfruttare al massimo la parte sana e periferica della propria retina. Infatti, poiché la maculopatia riguarda principalmente la parte centrale della retina, grazie a strumenti particolari si possono ingrandire le immagini e sfruttare la parte periferica, sana, di retina per poter migliorare l’acuità visiva. Spesso sono necessarie intense sedute di esercizi specifici sotto la guida dello Specialista, poiché la macchia centrale (scotoma) disturba parecchio il Paziente, ma tramite sistemi di ingrandimento ottico e lenti telescopiche si può eseguire ed ottenere una buona riabilitazione visiva e una lettura discreta.
 
  Copyright © 2008 Paolo Milani